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Prima o poi torna a essere come sempre. Il vuoto, la fame, la mancanza di sapore, i giri di chiave, l’oltre, la fretta automatica. Il sogno diventa il solito. Praticamente
Stagna la sera, sgocciola il tempo e si perde. Dalla lontana centrale sta arrivando l’estate, attraverso tubature strettissime. Aspettiamo tutti. Aspettiamo con la testa che si sporge dai balconi. Le
Datemi una speranza che possa riportare al recinto assieme agli altri sentimenti ogni sera. Senza viso-ossa-orbite complesse speranza nero su bianco con una sintassi non corretta con penna rossa
Carezzavo la terra seguendo il percorso di erbe aromatiche con il naso all’insù. Senza immaginare altre strade, altre salite o discese. Riuscivo a percepire quella forza capace di tenermi incollato
Sentirsi invisibili e allora camminare in equilibrio su un binario corto, morto. Togliti da lì, ragazzo. Urla il capotreno quando si accorge. Ma a chi urla? Qui non c’è nessuno.
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