Persone stanche
persone sole
persone silenziose
ho scritto sale sulla pelle, ma dalla parte che non si vede, su quella del cuore in effetti si scioglie
perché resti ho scritto su uno schermo
per abbracciare anche me
anche se questi schermi uccidono la poesia che avremmo potuto
immaginare dire fare incorniciare.
Poi l’ho spento e ho svuotato gli occhi accecati dai riflessi nel riflesso di riflessi
dalla svolta, dal muro del momento
la verità sembrerà ancora, meglio andarsi incontro una volta ancora
e tu non credere che abbia svuotato gli occhi anche da te.
Il tempo impazza, sembra di tornare indietro e non ci siamo fatti per questo
vieni a saltare nella polvere, è tutto qua
fuori dalla strada
fuori dalla testa
tutto quello che siamo
nell’atmosfera, vera, verrà se non c’era
con la gravità delle persone stanche sole e silenziose come noi
vere, verranno se non ci sono
e cuori supersonici che si ribaltano con emozioni piccolissime.
La nostra forza sarà tenere la posizione per due terzi della vita
come facciamo con quella con cui dormiamo per un terzo della vita
avere pochi schemi, pochi schermi
essere sempre il momento giusto nelle decine di vite sbagliate che ci sentiamo dentro
sentirsi invecchiare a ogni contraccolpo ma non per questo stringere meno
e brillare senza che nessuno lo sappia
di sudore, lacrime, di sguardi lunghi chilometri.