Pago il disturbo
Dovevo fermarti prima che mi sorridessi, prima che diventasse una bella giornata e un pessimo decennio. C’era un grande andirivieni quel giorno, il mio era “l’andiri” e il tuo un
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Dovevo fermarti prima che mi sorridessi, prima che diventasse una bella giornata e un pessimo decennio. C’era un grande andirivieni quel giorno, il mio era “l’andiri” e il tuo un
E lei nella polvere che si tira dietro il direttissimo <<ho scelto te>>, dice <<inevitabile>>, aggiunge Tasche infreddolite da mani in testa l’entusiasmo di qualche caffè poco più sotto una
Una giostra, nella stanza a cielo aperto che è questo quartiere di sogni ancora vivi, una giostra di sorrisi. Una giostra, ed è sempre il mio turno, il tuo o
È andata più o meno così. Anzi, sicuramente. Perché ricordo che c’ero, ci sono sempre stato nei momenti importanti ovvero in quelli dei pasti, della famiglia. Appeso a una parete,
Ciao bocca di natale spenta sono bocca di labbra fuori festa, senza energia e di quella non elettrica, potremmo sfiorarci? Dirci addosso qualcosa? Eventualmente, purché prima di essere ad un
Eliminato di recente. Dalle lenti degli occhiali, da una mano, dal pensiero, da un civico. Ripristini o svuoti il cestino? Se lo fissi lo spazio diminuisce sempre più di quel
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