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Fermo all’ennesimo semaforo. La pausa impone l’ascolto del borbottio delle marmitte e dei rumori provenienti dalle altre auto compreso musiche, discorsi e silenzi difesi. Qualcuno stacca le mani dal volante
Della vita ho capito poco, magari mi applico poco o semplicemente è troppa. Sarò distratto, perditempo, meno sveglio di quel che serve. Qualche pezzo manca. Sicuramente lasciare che una penna
Persone stanche persone sole persone silenziose ho scritto sale sulla pelle, ma dalla parte che non si vede, su quella del cuore in effetti si scioglie perché resti ho scritto
Guance rosse di sentimento. Però freddo, coscienze sparpagliate in piazza, sentimenti messi a stagionare. Mani di contenimento. Poggiate contro muri di indifferenza sfidano scogliere frangiflutti in porti mai sicuri, mani
Aspetta. Ferma. Quella lista di cose da sognare, posala. Sarò breve. Ci sono io. Ci sono io e ti porto il bianco. Con le bollicine, certo. Si festeggia una nuova
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