È per ridere avanti e indietro
È per la mia sensibilità migratoria il tuo fuggi fuggi battibalenissimo che solleva volant arricciati di scuse. Una favola gotica che si srotola nel centro di Chiari e nel bel
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È per la mia sensibilità migratoria il tuo fuggi fuggi battibalenissimo che solleva volant arricciati di scuse. Una favola gotica che si srotola nel centro di Chiari e nel bel
Sasso, buca, il taglio del nastro, l’ultimo raggio dietro la montagna e tu dall’altra parte, il tempo fuori si è lasciato con quello che sta dentro, fischio del freno, tocchi,
Voglio una candela al polo, mettete una candela al polo. Ho bisogno di credere che anche un piccolo calore sappia resistere, sopravvivere senza fare male a qualcuno, come invece spesso
C’è una immagine che i miei occhi continuano a vedere: è inverno, primavera, autunno. Lei torna stanca a letto, la mia mano è tesa. Sembra quasi il sorriso di un
Tu sei la parte felice. Ma io vado oltre con lo sguardo, dritto finché l’orizzonte curva. E inizio a immaginare. Sento che si muovono un sacco di cose dall’altra parte,
Entrò nell’ascensore vuoto, stanca di non poter cambiare, con occhi senza un altrove. Un pensiero sì, c’era, solo, da non dire. Sfiorò il tasto 3, in rilievo per i non
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